L’arrivo di un cucciolo in famiglia è senza ombra di dubbio un evento meraviglioso. Tutti non vedono l’ora di conoscerlo, giocarci e coccolarlo. Siamo sicuri, però, di sapere davvero cosa fare al suo arrivo e nei primi mesi di convivenza? Ecco alcuni consigli di cui tener conto, sfatando alcune errate convinzioni comuni.
Il giorno del suo arrivo, il cucciolo avrà bisogno di capire dove si trova e chi mai saranno questi umani sconosciuti che l’hanno prelevato e portato via dal suo unico mondo conosciuto e dalla sua mamma. In poche parole, deve ambientarsi.
MONTIAMO IN MACCHIINA ED ANDIAMO A CASA!
Già il suo primo viaggio in macchina, verso la sua nuova casa, per lui sarà una disperazione: ok, sono umani gentili e affettuosi ma DOVE MI STANNO PORTANDO??? E soprattutto: DOV’È LA MIA MAMMA??? Il vostro cuore sarà dilaniato dai guaiti del cucciolo ma dovete resistere e confortarlo infondendogli fiducia.
SIAMO A CASA! MA COM’È COMPOSTA LA FAMIGLIA?
I primi giorni, dovranno essere conoscitivi: voi dovete capire lui e le sue abitudini e viceversa. In questi momenti il cucciolo è come un quaderno bianco: l’imprinting della mamma ha messo le righe alle pagine ed ora sta a voi iniziare a scrivere il vostro romanzo d’amore…
Quindi in questi giorni evitate i mille parenti che vogliono venire a conoscerlo: ci sarà il tempo. Insegnate ai bambini di casa che il cucciolo non è un giocattolo e poi insegnerete al cucciolo che manco i vostri bimbi sono giocattoli (o soggetti della stessa sua specie) e che se li travolge o li morde si rovinano
Infine, se avete altri animali in casa, fate un inserimento graduale sorvegliato e mediato da voi: non date per scontato che tutti gli animali hanno un istinto materno o che accetteranno immediatamente il nuovo arrivato. Calcolate che anche quando in famiglia arriva il secondo figlio, il primogenito si può sentire scalzato dal suo ruolo e nutrire sentimenti di gelosia nei vostri confronti. Uguale succede agli animali e in questo caso, comportatevi come fareste con i figli: continuate a dare attenzione all’altro cane, se fate una carezza ad uno fatela anche all’altro, se date un bocconcino datelo prima all’altro cane e poi al cucciolo. Insegnate al neoarrivato a rispettare la gerarchia e i cani più adulti di lui, e lasciate che l’altro lo “prenda in carico” mostrandogli le regole della casa (dove si mangia, dove si fa pipi…). E vedrete che così facendo non lo vedrà come un antagonista ma come un membro del suo branco/famiglia.
Ma se in famiglia ci sono altri animali? gatti, oche, galline, cavalli? generalmente l’OES ha un buon rapporto con gli animali delle diverse specie tutto sta a farglieli conoscere pian piano proteggendolo dalla zampata del gatto, dal calcio del cavallo o dalla beccata di un’oca. Si perché sono loro i primi a dover accettare il nuovo arrivato e se è vero che l’OES ha un basso istinto predatorio ed è stato selezionato per badare alle greggi, non dimentichiamo che ora è piccolo e il gatto gliele suona ma poi lui crescerà, oh se crescerà, e magari gliela farà pagare ;-)
ANCHE NOI DOBBIAMO CAPIRE IL SUO LINGUAGGIO
Lo scodinzolio del cane non sempre va interpretato come “festa”, bensì va contestualizzato. Se vedete il cane ansimante, che vi salta addosso e che scodinzola molto velocemente, questa è adrenalina e non è proprio segno di felicità! In tal caso, basta ignorarlo per qualche secondo, parlare con tranquillità e si calmerà.
Invece, se lo scodinzolio è lento e il cane non ansima, via libera alle coccole.
PREVENIRE LE CATTIVE ABITUDINI
Per evitare che il vostro “Fido” si piazzi per tutta la vita sotto la tavola durante i vostri pasti, non offritegli MAI il cibo mentre siete seduti a tavola e fate bene attenzione che non cada nulla per terra mentre mangiate. Una buona norma sarebbe offrirgli qualcosa da sgranocchiare, in modo da tenerlo distante dalla tavola e impegnato, finché il vostro pasto non sia terminato.
Siete convinti che il vostro OES non salirà mai sul divano o sul letto? Allora vietateglieli fin da subito e rimanete fermi sulle vostre decisioni. Sinceramente? Non saremo noi a togliervi questa illusione ma se per voi è una ‘conditio sine qua non’ allora forse questa razza non fa per voi.
Il mordicchiare continuo delle vostre mani NON È ASSOLUTAMENTE UN GIOCO. In tal caso, ignoratelo, togliete la mano e fornitegli altro da mordere. Utile sarebbe dargli un gioco con cui giocare assieme a voi.
CHE CAVOLO URLI??
Per rimproverare il cane, non urlategli mai! Le vostre urla per il cucciolo corrispondono all’abbaiare, che significa “allarme ci sono i nemici!”. Di conseguenza, se urlate ma non si vede alcun nemico, perdete di credibilità e soprattutto non lo recepisce come rimprovero. Inoltre, i cani tendono a legare di più e a dare più ascolto alle persone che mantengono la calma e un certo equilibrio interiore. Come punizione per il cane sarà sufficiente privarlo della vostra attenzione. ASSOLUTAMENTE non picchiatelo. Il risultato sarebbe quello di diventare dei nemici e lui potrebbe iniziare a marcare dentro casa (facendo anche 15/20 pipì al giorno e facendo bene attenzione a non farla davanti a voi). Il cane deve avere fiducia in voi, quindi, se volete che per 10/15 anni il vostro cane vi ascolti e si fidi di voi, evitate! E piuttosto che punire (se non ignorando) i comportamenti sbagliati, sottolineate quelli corretti con un bellissimo premio in cibo (detto rinforzo positivo).
PREVENIRE L’ANSIA DA SEPARAZIONE (tua e sua)
Inizia fin da subito ad abituarlo a star da solo. Prima stancalo, portalo in passeggiata, poi torna a casa e prova a lasciarlo solo 10 minuti. Dagli qualcosa da sgranocchiare o da mordicchiare. Aumenta ogni giorno il tempo fino a che non si abituerà a stare tranquillo tutto il tempo necessario. Ma se vuoi stare tranquillo anche tu mettigli una telecamera così puoi controllare come si comporta e cosa combina.
DOV’È CHE SI FANNO I BISOGNI?
Sappiate che fino a questo momento il cucciolo faceva i bisogni dove gli capitava. Sta a voi fargli capire che invece gradite che li faccia in un unico posto, meglio se è fuori casa.
Se utilizzerete i tappetini assorbenti lui tendenzialmente la farà lì sopra ma non distinguerà tra tappetino assorbente e prezioso tappeto persiano. Quindi è buona norma, al suo arrivo, di togliere tutti i tappeti se non vorrete che lui li utilizzi come comode toilette.
Può essere utile, quindi, designare un posto “giusto”, dove il cucciolo possa fare i bisognini i primi tempi durante i quali, per motivi fisiologici, non gli sarà possibile trattenerli. Per invogliarlo sempre più a farla nel posto giusto, si dovrà premiarlo, lodandolo verbalmente e con un bocconcino. Se, invece, farà i bisognini nel posto sbagliato – e i primi giorni lo farà il 90% delle volte – NON FATE NULLA! Non sgridatelo, niente botte sul sederino e niente giornale sul popò o muso spalmato sulle sue deiezioni. Il cucciolo, infatti, capirebbe soltanto che fare i bisognini in vostra presenza non è conveniente o addirittura è pericoloso, (si vede soltanto aggredito e non c’è alcun insegnamento dietro). Spaventandolo, correrete il serio rischio di non poter fare alcun intervento educativo in seguito, perché il piccolo farà in modo di ‘liberarsi’ non appena voi vi distrarrete (e questo è il motivo per cui dopo esser stati fuori ore col cucciolo per fargli fare i bisogni, rientrate sconsolati e appena voi vi allontanate nell’altra stanza lui la fa sul tappeto). Le uscite per fare i bisogni sono tassativamente: appena si sveglia, ogni volta che mangia, prima di andare a fare la nanna. Ma i primi mesi portatelo fuori spesso anche nel framezzo e premiatelo e/o lodatelo ogni volta che la fa fuori casa.
PAROLA D’ORDINE: SOCIALIZZAZIONE
Teniamo a mente fin dal’inizio che il mondo esterno e la dimensione sociale sono altrettanto importanti per LUI. PRENDETE IL CUCCIOLO QUANDO HA TERMINATO I CICLI VACCINALI e quindi potete portarlo fuori senza problemi e non è necessario, quindi, tenerlo recluso in casa. Fategli fare esperienze ambientali, fatelo uscire, magari portandolo con voi a fare la spesa, Fategli conoscere l’auto, ma attenzione a non usarla solo per andare dal veterinario, altrimenti, collegandola all’andare in un posto spiacevole, potrebbe iniziare a soffrirla. Fate in modo, invece, che per lui l’auto sia un mezzo per raggiungere posti divertenti, magari un parco dove si corre e si gioca. Tenete bene a mente che il cucciolo non è un peluche (nonostante gli somigli parecchio): sì alle carezze, ma con moderazione. Non stressatelo, toccandolo di continuo, e soprattutto non toccatelo mentre mangia o dorme. Fate osservare tali regole anche ai vostri amici e parenti, che non vedranno l’ora di conoscerlo. D’altra parte, a voi farebbe piacere se degli ospiti sconosciuti vi toccassero e vi chiamassero di continuo?
Non abbiate la pretesa che il cane debba per forza giocare e socializzare subito con cani di ogni tipo ed età, e non portatelo subito nei parchi dove ci sono altri cani liberi. Potrebbero venir fuori delle terribili esperienze (il bullismo esiste anche fra cani) e un cucciolo indifeso potrebbe avere il terrore dei suoi simili per sempre. Piuttosto affidatevi a un buon centro di educazione cinofila, dove il cucciolo potrà fare delle sedute di socializzazione guidata con dei cani adatti, detti TUTOR. Delle esperienze di socializzazione positive avranno come conseguenza un cane con un corretto modo di approcciarsi ai suoi simili, senza problemi di aggressività o paura. Giocate spesso col vostro cane, insegnategli cose nuove, parlategli. Così facendo, rafforzerete il vostro rapporto. E soprattutto… insegnategli l’AMORE!
COSA DARGLI DA MANGIARE E QUANTO SPESSO?
Iniziamo col dire che lo sviluppo di un cucciolo nel primo anno di vita è paragonabile ai primi dieci anni di vita di un essere umano, e già da qui si può comprendere quanto l’alimentazione sia importante per un corretto sviluppo. Un’alimentazione squilibrata, carente o eccessiva può ripercuotersi in modo importante sull’intera vita e del cucciolo.
Molto importante che il cucciolo per quanto possibile venga allattato dalla madre, il latte materno oltre a nutrire adeguatamente porta con sé anticorpi e difese naturali, non abbiate fretta a staccare il cucciolo dalla madre.
Quando porterete a casa il cucciolo l’allevatore vi indicherà l’alimentazione in uso fino a quel momento, qualora decidiate di cambiarla fatelo gradualmente, ricordate sempre che per il cucciolo è un momento difficile cerchiamo di essere comprensivi, a meno che non siate già esperti chiedete consiglio all’allevatore, una crocchetta di buona qualità associata a qualche integratore naturale può mettervi sulla buona strada, ricordatevi sempre che gli avanzi di cucina sono la peggior cosa che possiate dare.
Controllate il peso almeno una volta la settimana e fate una tabellina, sarà un importante indicatore per le scelte fatte e quando andrete dal veterinario portatela con voi e mostrategliela.
SCEGLI UN VETERINARIO
L’allevatore serio ti consegna il cucciolo sverminato e con il ciclo vaccinale completato. Questo per far in modo che i primi giorni li possiate dedicare a voi e solo successivamente andare a conoscere il veterinario. Anche perché lo stress dell’allontanamento dalla mamma gli abbassa le difese immunitarie e l’ambulatorio veterinario è uno dei posti più potenzialmente infetti (visto che ci vanno i cani ammalati) dove lo potete portare. Scegliete un veterinario conoscitore delle razze da pastore e dei farmaci che casomai possono o meno assumere. Per esempio non si dà l’ivermectina (farmaco contro la filaria) se non si ha fatto il test genetico che attesti che può assumerlo. Il club ha una convenzione con un laboratorio genetico dove puoi far testare il tuo OES anche per molte patologie. Il tutto a prezzo agevolato. Vai a vedere sul nostro sito la sezione dedicata.
Chiedi al tuo veterinario come fare a registrare il cane a nome tuo (ogni regione ha delle normative diverse)
FERMI UN ATTIMO!
Se state leggendo questo articolo perché pensate di prendere un cucciolo, chiedetevi: siete delle persone dedicate alla carriera, con pochissimo tempo a disposizione? Siete delle persone facilmente irascibili? Siete dei maniaci di ordine e pulizia? I bimbi vogliono un giocattolo? Pensate di farvi i soldi con cucciolate selvagge? Se avete risposto di sì ad almeno una delle domande precedenti, allora è il caso che ci pensiate bene. E vi spiego il perché: un cane ha bisogno di molte attenzioni, occorre insegnargli parecchie cose e, almeno per i primi mesi, vi sembrerà di aver appena avuto un figlio. Ci vuole molta pazienza, perché ogni individuo ha i suoi tempi di apprendimento. I cani per natura sono molto disordinati e non curano la propria igiene né quella della casa. D’altra parte, i loro ospiti cani non baderebbero a queste attenzioni. Il cucciolo è, quindi, come un vero e proprio bimbo, per cui come potrebbe occuparsene un altro bimbo? Lascereste mai al vostro figlio di 3/7 anni un neonato in custodia, di cui occuparsi continuamente? Se, quindi, pensate di prendere un cane come compagnia per il vostro bimbo, sappiate che è come pensare di fare un fratellino: occorrerà insegnargli il rispetto per lui e gestire voi il cucciolo in tutto e per tutto. E poi ci si augura che sia il vostro compagno di vita per i vostri futuri 15 anni: i bimbi crescono, le famiglie cambiano, le ferie sono sacrificate…Lui vi dedicherà la sua vita, tutta! Siete in grado di fare per lui altrettanto?